Un compleanno è
sempre un momento per bilanci, e lo è ancora di più il compleanno di un
Papa. Figuriamoci di un Papa come
Francesco, mediaticamente esposto come non mai. Non certo per sua colpa o
merito, ma semplicemente perché questi
sono i tempi.
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martedì 17 dicembre 2019
giovedì 12 dicembre 2019
Quel vaticanismo antico di Benny Lai di cui oggi ci sarebbe tanto bisogno
È difficile non pensare a Benny Lai, quando si pensa al mestiere del vaticanista. Difficile,
perché Benny Lai è stato uno dei
pionieri di questo mestiere. Quando c’era la prima Sala Stampa della Santa
Sede annessa all’Osservatore Romano,
dopo la Seconda Guerra Mondiale, lui era lì. Ed era lì durante la transizione
da Pio XII a Giovanni XXIII, era lì
quando è iniziato il Concilio Vaticano II, era lì durante il pontificato di Paolo VI e l’arrivo di San Giovanni Paolo
II. Era lì con Benedetto XVI. E
c’è stato per i primi mesi del Pontificato di Papa Francesco. Ma era da tempo
che continuava a dire: “Questo non è più
il mio vaticano”.
lunedì 9 dicembre 2019
I media e la Chiesa, quanta malafede c'è nella narrativa?
Marginalizzata, ai
lati della storia, come parte di un percorso di cui non è stata protagonista:
mentre sempre più la secolarizzazione prende la Chiesa dall’interno, è dall’esterno, dalla cultura, che vengono
mossi gli attacchi, secondo una campagna ben precisa che è iniziata con
l’Illuminismo.
lunedì 25 novembre 2019
Tra silenzio ed evangelizzazione. Come i media raccontano la Chiesa
Il viaggio di Papa
Francesco in Giappone, le storie dei martiri giapponesi e l’epopea della
Chiesa del silenzio nipponica, che rimase viva senza preti e senza sacramenti
per due secoli, portano anche ad una riflessione su come la Chiesa viene
raccontata sui media. Perché la storia
della Chiesa del silenzio è stata raccontata nel film Silence, di Martin
Scorsese, che raccontava la storia di un gesuita apostata nel tempo delle
persecuzioni. E quel film, uscito nel 2016, raccontava molto di come la Chiesa venga percepita o caratterizzata.
Come faceva un altro film che usciva sempre nel 2016: The Revenant.
mercoledì 30 ottobre 2019
Giornalismo vaticano, oltre le polarizzazioni
La dinamica della polarizzazione non ha dato scampo nemmeno
al Sinodo Speciale per la Regione
Panamazzonica. Terminato la scorsa settimana, rimasto “aperto” in attesa
delle conclusioni di Papa Francesco,
che terminerà il tutto con una intervista post-sinodale, il Sinodo non si è
caratterizzato tanto per il dibattito in aula, quanto per il dibattito fuori
dall’aula. Al termine del Sinodo, Papa
Francesco ha chiesto ai giornalisti di vedere il documento finale nel suo
complesso, senza guardare ai dettagli.
sabato 12 ottobre 2019
Su vaticanisti, vaticanismo, vaticanologia e giornalismo
Le ultime vicende
dell’Istituto delle Opere di Religione, conosciuto come “banca
vaticana” sebbene non sia una banca, e la notizia di un prossimo libro
scandalistico, hanno riportato alla luce una serie di giornalisti che non si occupano
di Vaticano, non conoscono il Vaticano, non fanno del Vaticano il centro dei
loro interessi.
domenica 22 settembre 2019
Cosa fa un vaticanista?
Cosa fa un
vaticanista? Mi è stato chiesto in circa due ore di intervista, in
Lituania, per il portale cattolico Bernardinai. Perché, in fondo, quello
del vaticanista è un mestiere esotico, un po’ come lo era quello del cremlinologo fino agli anni Ottanta, e
un po’ come lo è quello del quirinalista nei grandi giornali. Perché tutti conoscono il Vaticano, guardano alle parole
del Papa, vivono con partecipazione i grandi eventi. È il passaggio
successivo che manca, quella comprensione delle cose che permette di andare a
dare una cornice al tutto, e a definire anche i contorni più complicati.
domenica 15 settembre 2019
Anche i Papi comunicano. Ma come?
Ci sono diversi buoni motivi per partecipare martedì 17 settembre alla presentazione
del libro “Anche i Papi comunicano” di Veronica
Giacometti. E i buoni motivi non riguardano chi presenta il libro, sebbene
siano persone degnissime di nota (Alessandro
Gisotti, vicedirettore editoriale del Dicastero della comunicazione
vaticano, e il vaticanista di lunghissimo corso Gianfranco Svidercoschi). Né riguardano la pregevole prefazione,
scritta da don Ivan Maffeis,
direttore della comunicazione della Conferenza Episcopale Italiana. Né sono rappresentati
dal fatto che Veronica Giacometti è una
collega, che parleranno anche Alan
Holdren e Angela Ambrogetti (rispettivamente capo dell’ufficio EWTN in
Vaticano e direttore di ACI Stampa), e
quindi che ci sarà un pezzo del mio mondo di comunicazione, della bolla – per
intenderci – in cui vivo e dalla quale scrivo.
domenica 8 settembre 2019
Giornalismo oggettivo, mito o realtà?
La scorsa settimana, il ministero
degli Esteri ungherese ha organizzato un forum per Comunicatori Cristiani,
chiamato “Christianity connects”, con l’obiettivo dichiarato di sottolineare la
responsabilità del giornalismo cristiano, specialmente in contesto europeo,
dove è chiamato a ridare l’anima al continente e ricordare quei valori che
hanno fondato l’Europa.
Non sto qui a raccontare dei
panel, tutti interessanti, e che meriterebbero tutti una discussione a sé.
C’era un punto, però, che mi sembrava essere comune a tutti i dibattiti, e che
andrebbe approfondito: la questione
dell’oggettività del giornalismo.
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