Il 24 dicembre 2012, pubblicavo sul mio blog in inglese Mondayvatican un articolo che rileggeva l’agenda di Benedetto XVI alla luce della sua vita famigliare. Un articolo in inglese, che mi è tornato in mente in questi giorni. Alla vigilia di Natale, Papa Francesco ha dato una intervista a La Stampa e Repubblica parlando proprio dei suoi ricordi della famiglia. Il giorno prima, ha fatto alla Curia un discorso duro e quasi crepuscolare, con molti accenni ai mali che vive la Curia. In quel 2021, esplodeva Vatileaks, e Benedetto XVI aveva già deciso di rinunciare. Ma in quel Natale, in quel discorso di Natale, non c’era un accenno ai problemi che affliggevano la Chiesa. C’era, piuttosto, una visione di prospettiva. Letto oggi, quel discorso alla Curia può essere considerato una sorta di discorso di commiato, in cui Benedetto XVI aveva delineato le sfide del futuro. E c’era, come sempre, il tema della famiglia. Centrale per Benedetto XVI, proprio perché partiva dalla sua vita personale (ricordiamo tutti la sua visita al fratello moribondo nel giugno 2020, testimonianza di una forza che davvero comunicava la vita). Per questo, penso che valga la pena riproporre quel testo del 2012 oggi. Per comprendere, quasi dieci anni dopo, quali sono le sfide. E per ricordare che la famiglia dice sempre molto, se non tutto, di una persona. In fondo, il Natale si festeggia con la famiglia.