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domenica 22 settembre 2019

Cosa fa un vaticanista?


Cosa fa un vaticanista? Mi è stato chiesto in circa due ore di intervista, in Lituania, per il portale cattolico Bernardinai. Perché, in fondo, quello del vaticanista è un mestiere esotico, un po’ come lo era quello del cremlinologo fino agli anni Ottanta, e un po’ come lo è quello del quirinalista nei grandi giornali. Perché tutti conoscono il Vaticano, guardano alle parole del Papa, vivono con partecipazione i grandi eventi. È il passaggio successivo che manca, quella comprensione delle cose che permette di andare a dare una cornice al tutto, e a definire anche i contorni più complicati.

domenica 15 settembre 2019

Anche i Papi comunicano. Ma come?



Ci sono diversi buoni motivi per partecipare martedì 17 settembre alla presentazione del libro “Anche i Papi comunicano di Veronica Giacometti. E i buoni motivi non riguardano chi presenta il libro, sebbene siano persone degnissime di nota (Alessandro Gisotti, vicedirettore editoriale del Dicastero della comunicazione vaticano, e il vaticanista di lunghissimo corso Gianfranco Svidercoschi). Né riguardano la pregevole prefazione, scritta da don Ivan Maffeis, direttore della comunicazione della Conferenza Episcopale Italiana. Né sono rappresentati dal fatto che Veronica Giacometti è una collega, che parleranno anche Alan Holdren e Angela Ambrogetti (rispettivamente capo dell’ufficio EWTN in Vaticano e direttore di  ACI Stampa), e quindi che ci sarà un pezzo del mio mondo di comunicazione, della bolla – per intenderci – in cui vivo e dalla quale scrivo.

domenica 8 settembre 2019

Giornalismo oggettivo, mito o realtà?


La scorsa settimana, il ministero degli Esteri ungherese ha organizzato un forum per Comunicatori Cristiani, chiamato “Christianity connects”, con l’obiettivo dichiarato di sottolineare la responsabilità del giornalismo cristiano, specialmente in contesto europeo, dove è chiamato a ridare l’anima al continente e ricordare quei valori che hanno fondato l’Europa.

Non sto qui a raccontare dei panel, tutti interessanti, e che meriterebbero tutti una discussione a sé. C’era un punto, però, che mi sembrava essere comune a tutti i dibattiti, e che andrebbe approfondito: la questione dell’oggettività del giornalismo.