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martedì 27 dicembre 2022

Un ricordo di Salvatore Mazza, vaticanista discreto e incredibilmente presente

Non so perché, ma da tempo la prima cosa che mi viene in mente quando penso a Salvatore Mazza è la scena finale del suo romanzo, Shadow, con lei che va a recuperare la testa del suo uomo seppellita nel deserto. E sin da quando lessi quella scena, non so perché, mi è rimasta nella memoria, associata a Salvatore, come se fosse quella testa, staccata eppure piena di significato, quella che me lo rappresentasse di più.

sabato 17 dicembre 2022

Papa Francesco, un compleanno della fine di un’epoca

Da sempre, Papa Francesco ha cercato di festeggiare il suo compleanno con i poveri, e quest’anno lo festeggia dando un riconoscimento a quanti sono poveri o si sono spesi per i poveri. E già questa scelta dice molto di quello che il Papa vuole mostrare. Perché, da sempre, Papa Francesco ha caratterizzato la comunicazione del suo pontificato così: la noncuranza per l’aspetto esteriore, la cura particolare e visibile per i poveri, i grandi gesti, ma anche la scelta, decisiva, di fare a meno di tutto ciò che è istituzionale.

lunedì 12 dicembre 2022

Il giornalismo tra parentesi di Benny Lai

Sono passati nove anni dalla scomparsa di Benny Lai, e ogni anno ho raccontato un pezzo della personalità, delle storie, degli insegnamenti di Benny. Ho parlato del suo “vaticano sottovoce”, del suo essere sornione, del saper leggere dentro le persone. Era un modo di fare giornalismo che non esiste più. Non è, però, che non esista più perché il mondo è cambiato. Non esiste più perché sono cambiati i giornalisti. Eppure, al di là dei mezzi, dei tempi, delle nuove forme di narrazione, quel tipo di impegno deve essere sempre vivo, sempre presente, sempre sviluppato.