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martedì 5 gennaio 2021

Informazione religiosa, è l’attivismo il trend per il 2021?

Questo è il secondo di una serie di due mie riflessioni sull’informazione vaticana e sull’informazione religiosa. Si tratta di una mia lettura personale della situazione, che potrebbe anche avere qualche forzatura linguistica, ma che credo sia ben sostenuta dall’analisi. Si tratta, soprattutto, della volontà di aprire un confronto, e di mettere in luce alcuni temi che mi sembra siano invece non considerati. Qui la prima parte.

Come si comporta l’informazione religiosa di fronte all’informazione vaticana? Per informazione religiosa, qui, non si intendono solo i media specializzati nell’informazione religiosa, ma tutti i media nel momento in cui si occupano di religione. E questo perché l’interesse per il dato religioso ha permeato tutti i media, nessuno escluso. In più, con l’elezione di Papa Francesco c’è stato anche un ulteriore interesse dei media secolari, addirittura con esperimenti come il portale Crux che è nato nel Boston Globe prima di avere una vita propria, ma anche con La Croix International, il servizio in inglese del quotidiano cattolico francese La Croix, mentre in Italia è rimasto pionieristico nel genere il portale Vatican Insider.