Erano in pochissimi, a Ginevra,
ad ascoltare a Francesco di Sales nella chiesa di Sant’Ippolito, appena
dopo il culto protestante. Eppure,
Francesco
di Sales continuava con zelo apostolico, con forza, con coraggio e spinto
da un autentico fervore missionario. Tanto che gli viene proposto, da un pio
signore, di stampare le sue omelie. Detto, fatto:
Francesco di Sales le porta Chambery, poi a Tonon, le fa scivolare
sotto le porte di cattolici e protestanti.