C’è qualcosa di straordinariamente drammatico e solenne nell’apertura di un Conclave, e la cosa che un giornalista può fare è semplicemente accompagnare quei momenti, cercando di osservare i dettagli. Il Conclave, infatti, è uno di quei linguaggi pontifici che hanno senso e significato nella loro ritualità, segretezza, e (incredibilmente) pubblicità.