La scorsa settimana, il ministero
degli Esteri ungherese ha organizzato un forum per Comunicatori Cristiani,
chiamato “Christianity connects”, con l’obiettivo dichiarato di sottolineare la
responsabilità del giornalismo cristiano, specialmente in contesto europeo,
dove è chiamato a ridare l’anima al continente e ricordare quei valori che
hanno fondato l’Europa.
Non sto qui a raccontare dei
panel, tutti interessanti, e che meriterebbero tutti una discussione a sé.
C’era un punto, però, che mi sembrava essere comune a tutti i dibattiti, e che
andrebbe approfondito: la questione
dell’oggettività del giornalismo.